domenica 2 febbraio 2014

Si è rotto l'uovo di (Mastra)Pasqua

La vicenda di Antonio Mastrapasqua, il plurincaricato ormai ex-presidente dell'INPS, ha lasciato sgomenti milioni di italiani, ed è persino ozioso continuare a chiedersi come sia possibile (il caso non è isolato) che un tal signore abbia collezionato nel corso degli anni (pare che anche la moglie e il fratello non siano da meno) così tanti incarichi. Vi è però un ulteriore spunto di riflessione che questa storia tipicamente italiana suggerisce.
Sul Sole 24 ore di oggi, 2 febbraio 2014, si legge (p. 3):
"Come riportato ieri da Libero, la laurea conseguita nel 1984 da Mastrapasqua è stata ritenuta falsa dalla giustizia e annullata. Mastrapasqua è stato condannato a 10 mesi per avere falsificato alcuni esami. Ha poi sostenuto di nuovo gli esami e si è laureato".
In un Paese normale, un falsificatore di esami non dovrebbe essere assunto neanche come part-time in un ipermercato.
Nel nostro, invece, dove tanti onesti giovani laureati, dotati anche di master e dottorato di ricerca, lavorano nei call center o la domenica pomeriggio all'Ipercoop, il (bis)dottor Mastrapasqua è riuscito a scalare le vette più alte del cursus honorum.